Oggi le applicazioni consumano sempre più dati e una delle principali preoccupazioni delle aziende è perdere il controllo dei flussi, restando bloccate a causa di tempi di intervento eccessivamente lunghi. In questo articolo vedremo come affrontare questa sfida, dotandosi di due strumenti che a breve faranno parte delle dotazioni di base di tutte le aziende che vogliano gestire in modo ottimale i propri dati.
Che siano analitiche o transazionali, le applicazioni devono operare con efficienza e tempestività per non influire negativamente sull’esperienza degli utenti. Nonostante il panorama tecnologico delle architetture, delle applicazioni e delle piattaforme di database sia in continua evoluzione, la sfida rimane, dunque, la stessa.
In risposta a questa esigenza, emerge allora la necessità di un approccio complessivo che sia in grado di andare oltre la semplice identificazione di comandi SQL problematici. È invece cruciale intervenire globalmente, partendo dalle applicazioni e analizzando i molteplici contesti operativi. Una simile strategia deve coinvolgere necessariamente diversi attori: i database architect (DA), gli sviluppatori, i database administrator (DBA) e i responsabili dei servizi, indipendentemente dalle piattaforme utilizzate, che siano On Premise o in Cloud.
Ecco perché oggi è imprescindibile adottare strumenti per l’osservabilità dei dati in tempo reale, che consentano di individuare trend e prevenire potenziali problemi.
Data Management e Osservabilità: individuare e ottimizzare le Applicazioni che Consumano Dati
Il crescente consumo di dati da parte delle applicazioni richiede, dunque, una data strategy ben definita e una gestione più efficace dei flussi e dell’utilizzo dei dati stessi. In questa cornice, se si vuole giungere a un controllo ottimale dell’intero ecosistema, è necessario dotarsi di servizi per l’osservabilità.
L’obiettivo naturalmente non è l’osservabilità in sé. L’osservabilità serve a dare indicazioni puntuali e dettagliate per una data governance più efficace, orientata all’ottimizzazione delle prestazioni. È solo in questo modo che si può intervenire con cognizione di causa, garantendo tempi di risposta rapidi e affidabilità. Certo, la presenza di dati distribuiti in silos, su cloud e on premise può ostacolare la visibilità e la fluidità del dato, ma esiste oggi uno strumento che ha già dimostrato il suo potenziale in quest’ambito.
Si tratta di una piattaforma per la Hybrid Cloud Observability proposta da SolarWinds®, leader mondiale in questo campo (il 96% delle aziende inserite nel Fortune 500® l’ha già adottata).
Hybrid Cloud Observability, l’invenzione di SolarWinds® per una visibilità a 360°
SolarWinds® offre una piattaforma Secure by Design, dotata di AIOps e apprendimento automatico. Dispone di API flessibili e OpenTelemetry, con modelli di erogazione SaaS e Self-Hosted (locale o ibrida).
Miriade è partner di SolarWinds® da più di dieci anni, ha ricevuto nel 2024 il riconoscimento come EMEA Excellence in Diversification, conosce le strategie migliori per l’osservabilità e ha una lunga esperienza (riconosciuta anche da importanti aziende sue clienti, come ad esempio Brugi, Maxii, Pedon e C2Mac), nella gestione dei dati e nella data strategy definition. La data observability diventerà imprescindibile, uno strumento fondamentale per migliorare le performance complessive di un’azienda. Monitorare in tempo reale il flusso dei dati, analizzare i trend e anticipare eventuali problematiche, è oggi il modo più intelligente e sicuro per costruire un sistema resiliente che consenta da un lato interventi puntuali di ottimizzazione e dall’altro una capacità predittiva sulla direzione da prendere basata sull’analisi del proprio ecosistema informativo.
Data Catalog. L’altro imprescindibile asset di una moderna Data Strategy
Accanto alla data observability, l’altra azione necessaria per realizzare un’efficace data strategy - e raggiungere conseguentemente un’efficiente data governance - è condividere la conoscenza del dato, rendendo trasparente il modo in cui questo può essere utilizzato dai diversi attori.
Un data catalog comprende una raccolta di metadati, strumenti di gestione e ricerca che aiuta tutti gli attori in gioco a trovare facilmente la descrizione, l'ubicazione e la disponibilità dei dati dell'intera organizzazione, semplificando l’accesso agli stessi.
Per massimizzare il valore dei dati, infatti, questi devono essere condivisi in modo chiaro; devono inoltre essere immediatamente rintracciabili, senza dover di volta in volta ricostruire infrastrutture già presenti o analisi già realizzate.
Il fatto che l’universo informativo sia condiviso e che la logica alla base di determinati report o analisi sia chiaramente comprensibile, dà la possibilità di valutare la correttezza di un numero espresso in un report, rendendo accessibile il percorso e la provenienza.
Un data catalog infatti serve a due livelli.
dà a un utente business, la possibilità di trovare, con parole a lui note, i KPI a cui è interessato e gli consente di capire in quanti e quali modi gli indicatori siano derivati dalle varie fonti.
dà all’utente tecnico la possibilità di reperire direttamente un valore, magari richiamandolo tramite una API, o quella di ricostruire come un determinato elemento sia arrivato su una certa tabella di un certo sistema.
Un data catalog quindi serve per collegare tutte le diverse fonti aziendali, e di esporle con un linguaggio non tecnico.
SolarWinds®
Tra le soluzioni più affidabili per la Data Observability, il Service Management e il Monitoraggio di Applicazioni e Database, c'è SolarWinds®, annoverato da Gartner® nel suo Magic Quadrant™ tra le APM Applicatin Performance Monitoring. SolarWinds® Observability è progettata per fornire una soluzione full-stack che connette i dati distribuiti in diversi nodi - applicazioni, servizi, cloud, infrastrutture ibride e on-premises - incluse Kubernetes®, AWS® e Azure® - database e dispositivi di rete, offrendo approfondimenti sui dati aziendali, intelligence operativa e automazione.